Nell’immagine del fuoco e della fiamma si manifesta una coesistenza di elementi densamente intrecciati, caratterizzata da complessità difficili da districare. Tra questi, uno dei tratti più evidenti e pronunciati è quello che da millenni affascina l’umanità, un elemento che funge da simbolo identitario della comunità e da forza emancipatrice. L’umanità ha condiviso il suo cammino con il fuoco, tracciando un percorso in cui ha goduto delle sue opportunità e ha subito le devastazioni incontrollabili che esso può scatenare. 

I cambiamenti climatici che stiamo vivendo ci costringono a convivere con eventi di portata incontrollabile. Flames guarda a questa coesistenza tramite un linguaggio grafico. Attraverso 2 fasi polarizzate; un’iniziale istinto empatico catturato nell’istantanea fotografica e una selezione delle immagini operata con un marcato distacco emotivo. 

Il criterio guida nella selezione delle immagini, non improntato a una “fredda” oggettività documentaristica, costruisce con distacco un discorso visivo dal carattere estetizzante e riduzionista.

L’ indagine si concentra sulla dualità emotiva che si manifesta nell’osservatore, sia esso legato al luogo o individuo di passaggio. L’allestimento proposto nelle vie di Maranola si ricontestualizza nel territorio, mostrandone la sua componente più vera e concreta. 

L’immagine dall’essere copertina viene strappata dalla strumentalizzazione mediatica di consumo e ricollegata al contesto dal quale proviene.